Ogni fotografo a cui sia capitato qualche inconveniente alle proprie ottiche sa quanto sia frustrante l’esperienza di trovarsi di fronte ad un obiettivo danneggiato ed irreparabile. In tanti poi sono anche gli appassionati che si divertono ad aggiustare da soli i propri gioielli ma la riparazione di cui vi parliamo oggi è decisamente inusuale.
L’ottica in questione, uno zoom Nikkor 17-35mm F2.8 caduto in mare, era stata portata presso un centro riparazioni; gli addetti, smontando lo zoom, si sono subito resi conto che era necessario sostituire il motore dell’autofocus danneggiato.
Lo staff dopo aver constatato che la meccanica dell’obiettivo era intaccata da incrostazioni di salsedine, ha deciso di bollire letteralmente lo zoom in una soluzione di acqua ed agenti chimici per poter eliminare completamente qualsiasi traccia di salsedine.
L’ottica che pare sia stata riparata entro tre giorni è quindi, dopo essere stata bollita in pentola come fosse un’aragosta, ritornata a svolgere le sue tradizionali mansioni (contrariamente a quanto accade alle aragoste).